Il termine "rainbow washing" si riferisce alla pratica di alcune aziende o organizzazioni di sfruttare i simboli, i colori o i concetti legati alla comunità LGBT+ (come l'arcobaleno) per scopi di marketing o di pubbliche relazioni, senza adottare effettivamente politiche o azioni concrete a sostegno della comunità stessa.
Questa pratica è spesso criticata perché può essere vista come una forma di appropriazione culturale o di opportunismo, soprattutto quando le aziende non supportano apertamente la comunità LGBT+ o addirittura la discriminano.
Il rainbow washing è stato paragonato al concetto di "greenwashing", ovvero l'utilizzo di temi legati all'ambiente per fini di marketing senza un reale impegno verso la sostenibilità ambientale. In entrambi i casi, si tratta di strategie che mirano a creare un'immagine positiva dell'azienda o dell'organizzazione senza un coinvolgimento genuino nei temi trattati.
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